La sicurezza sul lavoro è un tema di fondamentale importanza, che coinvolge tutti i settori produttivi e tutte le professioni, indipendentemente dal livello di rischio. Anche i lavoratori a rischio basso, infatti, hanno il diritto di svolgere la propria attività in condizioni di sicurezza ed igiene. Per questo motivo, le normative sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali sono estremamente rigide e vengono continuamente aggiornate per garantire la massima tutela possibile ai lavoratori. In particolare, negli ultimi anni si è assistito ad una maggiore attenzione nei confronti dei cosiddetti “lavori sedentari”, come quelli svolti da impiegati o operatori del settore terziario. Nonostante questi lavoratori non siano esposti a rischi fisici evidenti, come quelli legati alla manipolazione di macchinari o alla movimentazione manuale dei carichi, possono comunque essere soggetti ad altri tipi di problematiche legate allo stress psicofisico o all’ergonomia della postazione di lavoro. Per questo motivo, gli aggiornamenti sulla sicurezza sul lavoro dedicati ai lavoratori a rischio basso prevedono spesso l’introduzione di nuove misure volte a migliorare il benessere generale dell’ambiente lavorativo: dalla regolamentazione dell’utilizzo dei dispositivi tecnologici (computer e smartphone) alla promozione dell’attività fisica durante la pausa pranzo. Inoltre, è importante sottolineare che la sicurezza sul lavoro non riguarda solo l’aspetto fisico, ma anche quello psicologico e sociale. Per questo motivo, le aziende sono tenute ad organizzare periodicamente corsi di formazione ed informazione sulla prevenzione del mobbing e sulle strategie per gestire lo stress lavorativo. In conclusione, la sicurezza sul lavoro deve essere considerata un impegno costante da parte di tutti i soggetti coinvolti: dai datori di lavoro ai dipendenti, passando per gli enti preposti alla vigilanza. Solo così si potrà garantire un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti, a prescindere dal livello di rischio specifico.